Dal Vangelo secondo Giovanni 2,13-25
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere»[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]
Mi fermo un pò…
La profezia del profeta Zaccaria annunziava la purificazione del tempio (Za 14,21). Con il compimento di questo atto Gesù in un certo senso comunica tutta la sua dignità messianica. Nel suo discorso parla anche delle realtà che non vengono comprese dagli ascoltatori: anzitutto che egli è Figlio di Dio e poi annunciando la sua risurrezione. La pretesa dei Giudei di ricevere un segno da Gesù può significare la loro chiusura alla missione stessa e al messaggio che il Signore ha portato nel mondo.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]
Parlo con Dio
Signore apri il mio cuore alla tua parola di salvezza, alla stessa parola che è consolazione e conforto. Aiutaci a vedere i piccoli segni che metti nella nostra vita quotidiana. Forma il mio cuore in modo da poter abbandonarmi alla tua volontà.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]