C’è una Roma diversa da quella delle cartoline, delle luci e dei monumenti. È la Roma che accoglie, che spalanca le porte e si fa casa per migliaia di adolescenti provenienti da tutta Italia. Tra loro ci saranno anche i ragazzi della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, pronti a mettersi in viaggio dal 25 al 27 aprile per vivere l’esperienza intensa e coinvolgente del Giubileo degli Adolescenti 2025.
Tre giorni a stretto contatto con la fede, con la città eterna e, soprattutto, con gli altri. Perché questo Giubileo non è solo un pellegrinaggio o un grande raduno: è un’occasione per tornare all’essenziale, per sentirsi parte di qualcosa di più grande, per incrociare volti, storie, domande e speranze. È un tempo sospeso, in cui il Vangelo si fa strada tra le vie affollate, nei gesti semplici della quotidianità e nei sorrisi condivisi tra sconosciuti che diventano amici.
Il programma delle giornate è ricco e curato nei dettagli. Dopo l’arrivo a Roma e la sistemazione nei diversi alloggi – dalle parrocchie alle case religiose – i ragazzi saranno protagonisti di un pellegrinaggio alla Basilica di San Paolo Fuori le Mura, con il passaggio della Porta Santa. Sarà quello il primo vero passo del loro Giubileo: un passo simbolico ma concreto, capace di segnare il cuore e aprire nuove strade interiori.
Non mancheranno i momenti di festa, come l’attesissima serata del sabato al Circo Massimo, dove si raduneranno migliaia di adolescenti da ogni angolo del mondo. In mezzo a canti, balli e testimonianze, ognuno potrà sentire il battito forte di una Chiesa giovane, viva, capace di stupire e di mettersi in ascolto. E proprio per continuare a condividere, dopo la festa al Circo Massimo, i ragazzi della nostra Diocesi saranno accolti dalla parrocchia ospitante (San Felice da Cantalice) per una cena comunitaria e un momento di allegria in stile “Giubileo’s Got Talent”, dove ogni gruppo potrà presentare un’esibizione simpatica e creativa.
La domenica mattina sarà il culmine di tutto: l’alba romana li troverà già in cammino verso Piazza San Pietro, dove si celebrerà la Messa con il Papa. Una celebrazione che sarà il sigillo su un’esperienza destinata a lasciare il segno.
Dietro a ogni dettaglio – dai bus organizzati con attenzione, agli alloggi divisi per gruppi, alla gestione dei buoni pasto – c’è il desiderio di offrire un’opportunità vera di crescita, comunità e spiritualità. Nulla è lasciato al caso, ma tutto è affidato allo stile del cammino: con zaini leggeri, spirito aperto e tanta voglia di lasciarsi sorprendere.
A tutti i giovanissimi che parteciperanno, ai loro accompagnatori e alle famiglie, l’augurio è semplice ma profondo: che Roma non sia solo una meta, ma l’inizio di un cammino che continua.